Arturo Diaconale, nato al Montorio Vomano l’8 settembre del 1945, ha esordito come giornalista nella redazione romana de Il Giornale di Sicilia, nel 1973, quindi, divenuto giornalista parlamentare, passò a Il Giornale, diretto da Indro Montanelli, quale commentatore di politica interna. Nel 1992 è stato redattore capo di Studio Aperto, testata giornalistica di Italia 1, e nell’anno successivo direttore del settimanale L’Opinione, da lui trasformato in un quotidiano col titolo L’Opinione delle libertà. Nel 1995 ha ideato e condotto Ad armi pari, una trasmissione giornalistica su Rai 3, partecipando a tutti i principali talk show italiani. Studioso della storia d’Italia e degli Italiani, ha organizzato convegni internazionali, fra cui Immagine e identità degli italiani e Europa e Occidente, identità a confronto. Nel 1996 è stato candidato al Senato per il ‘Polo per le Libertà’ del Lazio nel collegio di Rieti e nel 2000 con l’ingresso di ‘Forza Italia’ nel PPE, con spirito acutamente critico propose la nascita di un soggetto politico unitario che raccogliesse i liberali e i laici del centro destra e a tale scopo partecipò alla ricostituzione del Partito Liberale Italiano. Nel 2009 fu nominato commissario straordinario del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nel 2014 istituì il “Tribunale Dreyfus” per la riforma del sistema giudiziario e dal 2015 al 2018 è stato membro del Consiglio di amministrazione della Rai. Attualmente è responsabile della comunicazione della Società Sportiva Lazio e portavoce del presidente Claudio Lotito. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, fra cui Tecnica post moderna del colpo di Stato, magistrati e giornalisti, Attacco alla libertà, Democrazia e libertà, Iran, Israele, l’olocausto nucleare, Per l’Italia, Come ci vedono gli stranieri, L’anno del Peròn alla fiorentina e Santità! Ma possiamo continuare a dirci Cristiani?. Una sua serie di saggi sono apparsi anche sui volumi curati da Renato Brunetta e Vittorio Feltri venduti in edicola insieme al quotidiano Libero.