Francesca Sesti è nata sessantuno anni fa a Cosenza e vive a Roma dove da, oltre trenta anni, si dedica al diritto di famiglia nello svolgimento della professione forense.

Roma è la città in cui ha studiato e dove ha scelto di lavorare e di fare crescere i suoi figli, ma Cosenza e la Calabria, al di là di ogni scontato stereotipo, sono un legame talmente intenso e radicato da risultare insostituibile e che mai potrà essere reciso.

Con le donne che assiste deve, innanzitutto, stabilire una sintonia su di un punto fondamentale: le guerre non giovano a nessuno, non si divorzia dai figli, i bambini e gli adolescenti non sono merce di scambio e perciò, dopo la disgregazione del nucleo familiare, hanno diritto a un papà e a una mamma che, con compiti paritari, li sostengano nella loro crescita.

Al centro c’è sempre il bambino ma, una volta condiviso questo presupposto, le storie delle “sue” “donne” diventano una missione cui dedicarsi giorno e notte, senza limiti di tempo, di orari o di giornate festive perché il diritto di famiglia richiede disponibilità assoluta.

Altrimenti, dice Francesca, avrei fatto cause di condominio.