Franco Pompili nasce a Palombara Sabina, in provincia di Roma, il 9 Luglio 1921.
Sin da giovane mostra una spiccata attitudine per l’arte e la cultura classica.
Per motivi familiari si trasferisce nel Nord Italia dove, ad Udine, consegue il diploma di maturità classica.
Tornato a Palombara nell’immediato dopoguerra riprende gli studi universitari che abbandona però al terzo anno di Giurisprudenza per seguire un nuovo percorso più aderente alla sua indole a alla sua sensibilità artistica. Ciò gli consente di conseguire presso l’istituto d’Arte di Tivoli il diploma di Maturità di Arte Applicata.
Prima di aderire, nel 1941 alla RSI, lavora nel cinema come aiuto regista di Roberto Rossellini nei film “Un pilota ritorna” e “L’uomo dalla Croce”.
La pittura e il disegno sono le sue più grandi passioni e vi si dedica intensamente. Partecipa a numerose e importanti mostre a Roma, Cassino, Rieti, Tivoli, Velletri dove riscuote ottimi successi.
In questo periodo artistico viene chiamato a restaurare e a realizzare varie opere nel Lazio e in particolar modo a Roma.
Dato il suo enorme interesse per la Storia, l’Arte e l’Archeologia, a metà degli anni ’50 riceve la nomina di Ispettore Onorario ai Monumenti Nazionali.
L’altra sua vocazione è quella della scrittura: lo troviamo infatti a dar vita ad un’associazione di stampa con i giovani del territorio e più tardi sarà autore di diversi libri di carattere storico quali: “Il castello di Palombara Sabina – 1400 anni di storia” edito nel 1982, e “Palombara Sabina nel medioevo – Storia di un piccolo regno” edito nel 1990.
Franco Pompili ha dato molto per il suo territorio. Oltre a libri e opere partecipa spesso alla vita cittadina, particolarmente attivo nella Pro Loco e nel comitato della famosa “Sagra delle Cerase”; è stato anche uno dei promotori del “Festival delle Cerase” di Palombara Sabina, una rassegna cinematografica che presentava le migliori produzioni nazionali di giovani e di affermati registi.
Franco Pompili è stato un uomo segnato da avvenimenti di grande rilievo storico e da drammatici eventi accaduti nel suo percorso di vita. Amante come pochi della libertà di giudizio e senza peli sulla lingua, era aperto al nuovo non rinnegando il passato, sempre a disposizione di tutto e di tutti.
Muore a Palombara Sabina il 7 Novembre 1993.