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ARTISTI DEL 900

La presente pubblicazione raccoglie gli atti del convegno svoltosi il 16 novembre 2018 nel Salone di rappresentanza
“Vittorio De Sica” della Provincia di Frosinone, organizzato dall’Associazione Giuseppe De Santis di Fondi in collaborazione con l’Associazione Teatro dell’Appeso di Frosinone e patrocinato dalla Regione Lazio e dalle Province di Frosinone e Latina.
L’iniziativa ha rappresentato un ulteriore tassello di una rinvigorita unione culturale tra le due province ciociare che il sodalizio intitolato al regista De Santis porta avanti da anni.
Negli interventi dei relatori sono passati in rassegna i massimi rappresentanti della cultura ciociara del Novecento: Giuseppe Bonaviri, Tommaso Landolfi, Domenico Purificato, Manlio Sarra, Giovanni Colacicchi, Emanuele Floridia, Federico Gismondi, Adolfo Loreti, Italo Palumbo Scelza, Fernando Rea, Vittorio Miele, Ettore Gualdini, Umberto Mastroianni, Vittorio De Sica, Giuseppe De Santis, Marcello Mastroianni, Nino Manfredi, Libero de Libero e i fratelli Bragaglia – Anton Giulio, Arturo, Carlo e Alberto –, ma si è fatto riferimento anche a intellettuali, artisti e uomini di spettacolo nati in Ciociaria o che con essa hanno avuto profondi legami, come Cesare Zavattini, Alberto Moravia, Antonio Valente, Pasqualino De Santis, Leopoldo Savona, Giovanni Addessi, Dante D’Andrea, Rocco Raso, Normanno Soscia, Licinio Refice e Severino Gazzelloni. Tutti portatori di una specificità che è al tempo stesso geografica e culturale, quella della Ciociaria, frazionata dal punto di vista amministrativo con le istituzioni nel 1927 della Provincia di Frosinone e nel 1934 di quella di Littoria, poi Latina, che non hanno comunque potuto cancellare una comunanza secolare etnologica, folclorica e linguistica all’origine di un vasto e prezioso patrimonio artistico e letterario, in altre parole di una “identità” autoctona. Identità arricchita dalle reinvenzioni dei legami, delle sfaccettature e delle specificità culturali operate attraverso i diversi mezzi espressivi dalle su citate personalità, e da molte altre ancora, che diremmo spinte – volendo citare il ciociaro d’adozione Bonaviri – «dal forte desiderio di elevare la Ciociaria sul piano dell’arte», come si legge nelle Divagazioni riproposte nell’appendice di questo libro unitamente a due testi di Libero de Libero nei quali il poeta scandaglia liricamente la “Circeria”, «regione antica e nuova, tutta da scoprire».
L’auspicio è che la diffusione in scuole, associazioni, istituzioni e tra gli abitanti della Ciociaria degli atti del convegno possa contribuire ad approfondire non solo la conoscenza di molti dei suoi figli illustri e di coloro che vi sono stati avvinti da sentimenti artistici, ma anche la consapevolezza storica e culturale di questa “regione”, e così dei suoi valori, della linfa delle tradizioni, delle atmosfere palpitanti, dell’espressività delle lingue, della geografia reale che ci circonda e che ciascuno di noi sovrappone a quella mentale che costruiamo, giorno dopo giorno, vivendo in questi luoghi.
Così come il costituendo “Museo del Neorealismo”, la cui istituzione è stata deliberata dalla Regione Lazio, potrà prossimamente concorrere a consolidare questa appartenenza, che la globalizzazione culturale rischia di livellare azzerandone le peculiarità, e a valorizzare le personalità, non solo in ambito cinematografico, per le quali la Ciociaria non ha rappresentato unicamente uno scenario per la creazione artistica ma un vero e proprio humus culturale.

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Autore

  • Marco Grossi

    Marco Grossi è laureato in Storia e critica del cinema e ha conseguito un Master in “Museologia, gestione e valorizzazione dei beni culturali”. Organizzatore culturale e studioso di cinema, è stato consulente del Centro Sperimentale di Cinematografia, ha al suo attivo conferenze in Italia e all’estero e dal 2002 è direttore artistico del FONDIfilmFESTIVAL. Autore di saggi, interviste e articoli per volumi collettanei e riviste specializzate, è Segretario dell’Associazione Giuseppe De Santis, per la quale cura con Virginio Palazzo la collana dei «Quaderni». Ha pubblicato, tra gli altri, «Giorni d’amore. Un film di Giuseppe De Santis tra impegno e commedia» (con G. Spagnoletti) (Lindau, 2004), «Alle origini del Neorealismo» (con J.A. Gili) (Bulzoni, 2008), «Giuseppe De Santis. La trasfigurazione della realtà» (CSC, 2007; CSC/Edizioni Sabinae, 2017).

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