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Il capo dello stato dalla monarchia alla repubblica (1848-2022)

Attraverso i Discorsi della Corona da Carlo Alberto re di Sardegna al Proclama diretto da Umberto II alla partenza dal suolo patrio (13 giugno 1946), il Mola traccia un panorama del ruolo svolto dai sovrani in dialogo con i governi e le Camere. Essi incitano “politici” e “colti” a “fare lo Stato” per “fare gli italiani” tramite scolarizzazione, coscrizione militare e educazione civica, introdotta nell’insegnamento elementare dal ministro Michele Coppino nel 1877, di concerto con il suo successore Francesco De Sanctis. Ne emerge il ritratto, spesso inedito, dell’“Italia in cammino” poi narrata da Benedetto Croce e da Gioacchino Volpe: un percorso discontinuo, che alternò conquiste civili mirabili e pagine tragiche. L’eredità de i Discorsi della Corona è il richiamo alle radici etiche della “politica”.

La parte relativa all’età repubblicana, curata dal Rizzo, è il frutto di circa vent’anni di studi e di ricerche bibliografiche, archivistiche dottrinali e di stampa, con il rigore metodologico necessario per l’attendibilità scientifica sotto i profili del diritto, della storia e della politica; ma al contempo con il nitore funzionale al Lettore comune.

Vengono descritti i poteri presidenziali, scolpiti nella Costituzione come raccordi moralmente autorevoli e come momento di sintesi unitaria fra i vari Organi dello Stato. Venuta meno la c.d. Prima Repubblica, il Capo dello Stato si è trovato a dover svolgere una delicata funzione di “ricucitura sartoriale” fra elettori ed eletti, onde evitare che la protesta dei cittadini delusi dalla politica, potesse involversi nel qualunquismo anti-politico o, addirittura, in opzioni eversive dell’ordine costituzionale.

Oggi ogni esternazione funzionale alla garanzia di equilibrio fra i Poteri dello Stato, va considerata come la forma più alta ed aggiornata del ruolo che il Presidente della Repubblica è chiamato ad interpretare – sono parole del Calamandrei, – come “viva vox Constitutionis”.

Ospite di Monia Parente, il Professor Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica, autore del volume: Il Capo dello Stato dalla Monarchia alla Repubblica (1948-2022), pubblicato da Herald Editore.
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Il capo dello stato dalla monarchia alla repubblica (1848-2022) – Tito Lucrezio Rizzo – Heral Editore – giornale montenegro

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Autore

  • Tito Lucrezio Rizzo

    Tito Lucrezio Rizzo (Roma 1952), Maturità classica conseguita a 18 anni al liceo Giulio Cesare di Roma (60/60) e miglior studente di tale liceo nel 1970; candidato nello stesso anno al titolo di “Miglior studente” per la provincia di Roma al premio “Alfieri del Lavoro”. Laureato in Giurisprudenza alla Sapienza a 22 anni con lode, Docente universitario, già Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica, Avvocato. Vincitore 5 volte del Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio, è autore di 540 pubblicazioni, tra cui 12 monografie, una delle quali (Le Ragioni del diritto) è stata tradotta in cinese dall’Università di Zhejiang.

    Con la Herald Editore ha pubblicato: Alle fonti dell’etica – religione, diritto, politica, scienza, economia; Il Capo dello Stato dalla monarchia alla repubblica (1848-2022).

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