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IL MONUMENTO INAUGURATO 2 VOLTE

“L’uomo, grazie al mezzo aereo, anela al cielo con una vertiginosa cabrata e la scia del1 ‘ueroplano lo collega agli elementi dello spazio bidimensionale, la terra e l’acqua”.
È quanto viene simbolicamente rappresentato da questo monumento realizzato a testimonianza del legame tra l’Aeronautica e la cittadinanza e che metaforicamente, ha detto il suo ideatore, “è un augurio per la città affinché sia capace anch ‘essa di spiccare il volo verso importanti traguardi”.
L’idea, che subito si trasforma in progetto, viene alla luce alla fine del 1994 come qui ci illustra l’ufficiale che quell’idea ha fatto nascere e tenacemente coltivato fino in fondo.
In accordo con il Comune, nel 2008 egli ha inteso completare e riqualificare il progetto al fine di valorizzarne l’aspetto, di migliorarne l’arredo e complessivamente la qualità, garantendo nel tempo la sua manutenzione.
Un’opera realizzata utilizzando ingegnose soluzioni architettoniche ed ingegneristiche, impegnando all’unisono ingegneri aeronautici e civili ed ottenuta grazie a sponsorizzazioni, donazioni e l’impegno disinteressato di un gruppo di persone.

30,00

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Autore

  • Euro Rossi

    Romano e romanista – nato nel 1925 all’Acqua Bulicante, quando aveva ancora il nome di Via Militare, la stessa tracciata per le antiche legioni che la percorrevano dalla Predestina all’Appia – è un giornalista in pensione da diversi anni, ritiratosi a Nettuno dopo la morte della moglie. Giornalista per vocazione, tanto da abbandonare l’università al secondo anno della facoltà d’ingegneria per cominciare a scrivere nel settimanale Il Tifone diretto da Eugenio Danese. Da qui, grazie alla scuola d’un autentico maestro, Riccardo Lalli, la rapida ascesa che gli ha fatto spalancare le porte del grande giornale che è stato per lui Il Messaggero della famiglia Perrone, nel quale ha dato il meglio di sé, scrivendo sempre di sport, calcio in particolare. Da vecchio, prima d’arrivare a “Cercando Patrica”, ha trovato nella sua casa di fronte al mare l’ispirazione e le forze per altri due libri: “Quei giorni a Nettuno” e “Il giorno del matrimonio”, dedicato a Mercedes la moglie perduta.

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