LE STORTURE DEL MALE ASSOLUTO – I “crimini” fascisti che hanno fatto grande l’Italia
Incredibile, inimmaginabile! Quando si ci accinge a prendere in esame ciò che il Regime di Mussolini, con la collaborazione della maggioranza degli Italiani, fu in grado di fare, in soli 17 o 18 anni, all’interno della nostra Nazione e negli allora territori dell’Impero, non soltanto si stenta a crederlo ma, fino a prova del contrario, non sembra nemmeno essere proporzionalmente confrontabile – e non sto affatto esagerando! – con le realizzazioni dell’Antico Egitto, né con quelle di Babilonia, della Persia, della Grecia o dei Regni ellenistici, né con quelle dell’Impero romano. Meno ancora, con tutto ciò che, in un pareggiabile o uguagliabile periodo, è stato effettivamente concretizzato nel Mondo, nel corso della Storia, da non importa quale sistema politico o istituzionale.
Per convincersene, è sufficiente farsi un giro per le nostre città, osservare ed individuare le diverse, caratteristiche e tuttora visibili opere che vennero realizzate, durante il Ventennio, Questo, senza parlare dell’immensa mole di leggi e di normative che – nonostante una guerra persa e l’ottuso e radicale ostracismo imposto alla sua memoria dalla “restaurazione democratica” – riuscì ad influenzare l’attuale Costituzione (ad esempio, negli articoli, 39, 40 e 46) ed addirittura, nella sua stragrande maggioranza, a sopravvivere all’esistenza stessa del Regime fascista, continuando ad organizzare e regolamentare la vita dei cittadini della nostra Nazione, fino a pochissimi anni fa. Vale a dire, fino a quando, a partire dagli anni 1992-1993, l’artificiosa ed ingannevole ideologia liberal-liberista, la cosiddetta deregulation e la funesta e truffaldina prassi globalista, per precisi ed inconfessabili interessi privati e cosmopoliti, ha voluto criminalmente smantellare, assieme alla quasi totalità di quelle leggi, i fondamenti stessi dello Stato italiano, sociale, indipendente e sovrano.
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