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NAZI GAY – Omosessuali al servizio di Hitler

Nella Germania di Hitler gli orrori dei campi di concentramento e sterminio nell’Europa occupata non sono stati solamente frutto di un allucinante percorso politico ma anche una responsabilità di molti insospettabili elementi delle più varie comunità che, anche come carnefici, vi hanno preso parte.
Se sono esistiti i “Mischlinge” e cioè i cittadini tedeschi con familiari di Religione ebraica che servirono nelle fila delle forze armate naziste alla conquista di altre nazioni per poi diventare essi stessi vittime, allo stesso modo la comunità omosessuale germanica ebbe un importante ruolo nell’appoggio al nazionalsocialismo e nella lotta per la conquista del potere.
Centinaia di migliaia di loro, soprattutto uomini, furono affascinati dall’esaltazione della bellezza ariana e maschia propugnata da Hitler e dai suoi seguaci e non furono pochi coloro che si illusero di legittimare, tramite la rivoluzione nazista, la loro condizione sessuale e sentimentale per arrivare al traguardo del matrimonio e dell’adozione nonché legittimare con il potere acquisito la propria elitaria condizione.
La violenza che emergeva come dottrina all’interno della comunità gay simpatizzante del nazionalsocialismo fungeva inoltre come catalizzatore per coloro che nella sessualità la sublimavano, attraverso il gioco erotico, per poi diventare in tempi allora non sospetti membri delle famigerate Camice Brune SA e persino nelle milizie scelte delle SS.
Tollerati prima e discriminati poi come capro espiatorio, annichilito il sogno di un paradossale progressismo che evidenziasse la loro ariana diversità, vennero prima epurati nella sanguinosa “Notte dei Lunghi Coltelli” e poi, in seguito, come detenuti nei Konzentrationlager, nei reparti loro destinati, dove avrebbero subito torture e crudeli esperimenti pseudo medici.
Ma nell’orrore di questi ultimi casi va sottolineata, purtroppo, anche la manipolazione che, nel dopoguerra, venne effettuata da movimenti omosessuali politicizzati di parte per paragonare, come in uno squallido calcolo matematico della morte, lo sterminio sistematico di intere comunità, quali quella Ebraica, alla pur sempre drammatica persecuzione dei gay e delle lesbiche tedesche.

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Autore

  • Fabrizio Bucciarelli

    Fabrizio Bucciarelli nasce a Modena nel 1963. Un passato da musicista alternativo alle spalle, è giornalista e scrittore con all’attivo numerose collaborazioni con testate nazionali e magazines specializzati in Intelligence, Geopolitica e questioni militari; è da molti anni un appassionato studioso della Seconda Guerra Mondiale.
    È ricercatore presso vari gruppi di studio quali lo IAI (Istituto Affari Internazionali), il Centro Alti Studi contro il Terrorismo e la Violenza Politica, il CESDIS (Centro Studi Difesa e Sicurezza). Ha dato alle stampe “I Signori di Thule – Segreti e misteri del Nazionalsocialismo” Ed. I1 Punto d’Incontro, “Sotto il Segno del Drago – occultismo Orientale” Franco Spinardi Editore, “Io a Destra di me – dialoghi con i giovani di Alleanza Nazionale” Ed. Grasso.
    Con Ed. Esselibri ha pubblicato: “New Age ed Esoterismo su Internet”, “Internet & Musica”, “La Casa Discografica – come orientarsi nel mondo della discografia”.

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