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PIRATI & CORSARI

Questo libro è contraddistinto dalla presenza sullo scenario mediterraneo di due protagonisti principali, Cristiani e Musulmani. Sono descritti frequenti, improvvisi, assalti pirateschi, fughe avventurose e battaglie memorabili, verificatesi dal IX al XIX secolo. Gli interessi degli attori in campo sono mossi principalmente da fattori economico-commerciali, sostanziati spesso da una credenza religiosa che, sebbene diversa nella pratica rituale, è comune nella venerazione di un unico Essere Supremo, Dio per i Cristiani e Allāh per i Musulmani.

La credenza in una unica divinità non è stata, tuttavia, sufficiente ad impedire che moltissime migliaia di persone diventassero schiavi o perdessero la vita a vantaggio dell’uno o dell’altro attore nella spietata pratica della pirateria. Il fattore religioso è stato, anzi, un utilissimo alibi abilmente utilizzato per sopraffare l’avversario.

Le marinerie cristiane e quelle islamiche dell’impero turco-ottomano hanno terrorizzato per secoli tutte le città rivierasche del Mediterraneo. I Cristiani combattono contro “gli infedeli” musulmani e questi a loro volta, contro gli “infedeli” cristiani. La guerra contro gli “infedeli”, intesi come non appartenenti al loro credo, era ritenuta addirittura santa (gihād), un dovere da compiere ad ogni costo, così come ampiamente dimostrato anche dalle otto crociate combattute dai Cristiani in terra d’Oriente. Musulmani e Cristiani hanno sviluppato un consistente traffico di schiavi, impiegati soprattutto ai remi delle galee, al fine di assicurarsi lo smercio dei loro prodotti e degli stessi schiavi sui mercati più ambiti del Levante mediterraneo e del Mağreb.

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Autore

  • Raffaele Tucciarone

    Raffaele Tucciarone è nato a Spigno Saturnia (LT) il 7 agosto 1939. Frequentati gli studi classici nel Liceo Tulliano di Arpino e quelli universitari all’Orientale di Napoli, si è laureato in lingua persiana il 27 luglio 1966. Durante gli anni universitari ha beneficiato di varie borse di studio, che gli hanno consentito di compiere viaggi di approfondimento linguistico-culturale in Iràn. Ha svolto lavoro di bibliotecario, nel settore iranistica, all’Istituto Universitario Orientale di Napoli dall’1 dicembre 1966 al 31 gennaio 1969 ed è stato assistente volontario alla cattedra di lingua e letteratura persiana nello stesso “Orientale” dall’1 febbraio 1967 al 31 ottobre 1971. Nel 1972 è stato lettore di lingua italiana all’Istituto Italiano di Cultura e all’Università araba di Beirut. Tornato in Italia a causa del vorticoso avvicendarsi delle imprevedibili situazioni politiche sia nel Libano che in Iràn, dal 1973 al 1999 ha insegnato lingua inglese nelle scuole medie senza, tuttavia, recidere i legami di interesse storico-culturale con il mondo islamico. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo: I Saraceni nel Ducato di Gaeta (842-916), 1971; Spigno Saturnia dalla preistoria ai nostri giorni, 1980; Spigno Saturnia, il suo linguaggio, 1981; La casa rurale a Spigno Saturnia, 1985; I saraceni nel ducato di Gaeta e nell’Italia Centromeridionale, 1991; Il Golfo di Gaeta tra saraceni e corsari turchi e barbareschi, 1995; Il dramma del popolo Kurdo, 1999; Arabismi nei dialetti del Lazio meridionale, 2000.

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