TERNI REPUBBLICANA 1943-1944
Con questo volume la collana La Repubblica Sociale Italiana sull’Appennino Umbro-Laziale si arricchisce del suo secondo tassello, quello relativo alla provincia di Terni. Una provincia importante, sede di complessi industriali e, quindi, di masse operaie. Una provincia nella quale il fascismo repubblicano si inserì cercando di attuare, pur nelle difficoltà contingenti di una zona devastata dalla guerra, una politica sociale rivoluzionaria, in linea con quelli che erano i dettami del Manifesto di Verona. Abbiamo esteso la nostra ricerca sia alle avventure dei Ternani che andarono al Nord per continuare la guerra; sia alla sorte dei tanti fascisti repubblicani che rimasero sul territorio.
In quest’ultimo caso, particolare attenzione è stata riservata alla “resistenza fascista” ed anche ai primi anni di gestione del potere da parte del PCI, durante i quali i fascisti si riorganizzarono, mentre molti altri furono costretti ad abbandonare per sempre queste terre. Per la prima volta è stato possibile documentare l’organizzazione clandestina fascista operante nel Centro Italia, con particolare riferimento alla Toscana, all’Umbria e alle Marche, dove agirono non solo Agenti Speciali della RSI ma addirittura bande fasciste. Questo studio vuole per prima cosa raccontare una storia negata, fare il punto sugli studi sulla RSI, porre in risalto tutti quei fatti che per mezzo secolo sono stati mistificati o distorti.
Uno studio pionieristico certo, che non sfuggirà ad una giusta opera di revisione, ma che ci è parso giusto compiere. Dopo il successo di Rieti repubblicana abbiamo meglio compreso il valore di questa ricerca: dare la parola a chi non l’aveva mai avuta; salvare la memoria della Repubblica Sociale Italiana sull’Appennino Umbro-Laziale. Qualcosa di cui siamo orgogliosi, perché salvare una memoria è come salvare una vita.
35,00€