IL MONASTERO ROMANO DI REGINA COELI – Dalla fabbrica di Anna Colonna Barberini alla Casa Circondariale di Roma
Regina Coeli non si nasconde alla città e Roma non nasconde Regina Coeli che si mostra con la sua sobria ed austera costruzione antica di via della Lungara e con il suo imponente ed articolato stile panottico, a chi si affaccia dal Gianicolo. Quel mondo silenzioso e multietnico che vive parallelamente al caos cittadino è la Casa Circondariale di Roma, più nota con il nome di Regina Coeli.
Regina Coeli è un mondo riservato, come la pena impone, ma che rivela, a chi varca la sua soglia, un luogo pulsante di vivace umanità. Regina Coeli è, nella vita della capitale, il momento d’incontro tra la storia e la pena. Ogni suo angolo trasuda eventi e personaggi, pagine di vita e di sofferenza, legate a vicende criminali o di giustizia secondo i codici di ogni epoca.
Il carcere di Regina Coeli è insieme la storia di tanti uomini e tante donne che hanno vissuto e vivono l’impegno di operare per la giustizia; è la storia di noi tutti che quotidianamente, da 130 anni, incontriamo un’umanità dolente e verso la quale ci rivolgiamo, fedeli al nostro motto: «Despondere spem munus nostrum» (garantire la speranza è il nostro compito), occupandoci della condanna e del condannato, della sua salute e del percorso rieducativo, garanti della sicurezza sociale e protesi verso la rieducazione del reo.
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