Spedizione gratuita per ordini superiori a 40€

REBIBBIA

Dai Piombi di Venezia alla Cayenna, dallo Spielberg austro-ungarico al penitenziario di Porto Longone, dall’Asinara al braccio della morte di St. Quentin, così come nella più “banale” casa circondariale, la storia, la cronaca, la letteratura, sono piene di denunce e di racconti legati a quel capitolo, tutto particolare, dove si narra il difficile rapporto tra un uomo e la società allorché questa si sente colpita da un reato commesso da quello. Si tratta, quasi sempre, di un rapporto nel quale il pregiudizio e l’acredine dell’una coincidono ed entrano in collisione con il senso di ribellione dell’altro, fino ad erigere un muro di incomprensione che toglie ogni possibilità di comunicazione tra i due mondi.
Ma la comprensione discende dalla conoscenza o, meglio, dalla volontà attiva di conoscere e richiede interessamento verso gli altri che sono sempre “diversi”. Se, dunque, vorremo frequentare le persone dalle quali ci dividono il velo dell’acredine e il muro dell’indifferenza, potremo allora guardare al loro mondo con sguardi e pensieri del tutto nuovi. In questa ottica va indirizzato un plauso a “Obiettivo Carcere: autobiografia di chi vive al di là del muro” – la serie di volumi che il G.I.S.CA. ha realizzato per “fotografare”, oltre il muro, dieci realtà carcerarie del Lazio. Questi libri, che suscitano emozioni, riflessioni, ripensamenti, sono una rassegna di tante esperienze vissute all’interno delle carceri, racconto della prigione vista dal contrario, inchiesta sul carcere come istituzione totale, luogo immobile e drammatico di residenza, lavoro, sofferenza, dove un gran numero di individui, esclusi da tessuto sociale oltre il necessario e per lungo tempo, conducono un’esistenza regolata da formalità amministrative. E null’altro. Con questa meritoria iniziativa, che dà voce ed identità a persone collocate nelle crepe del rigido edificio istituzionale, gli autori portano le città nascoste fuori dall’oscurità attraverso significative immagini e poche parole, mostrando quanto di positivo matura al loro interno e come esso possa contribuire ad accrescere il livello civile dell’intera società.

20,00

COD: HE-000247 Categoria:

Autore

  • Luca Ferrari

    Luca Ferrari nasce a Roma il 10/06/1977 e vive attualmente a Londra. In Gran Bretagna ha conseguito la laurea in Documentary Photography all’University of Wales, Newport. Giovanissimo si reca due volte in Kosovo come freelance per lunghi periodi. Con il reportage tratto da queste esperienze vince nel 2001 la borsa di studio “Enzimi segnali di vita” – iniziativa culturale promossa dal Comune di Roma – ed inizia il suo lavoro di ricerca e di documentazione fotografica a Rebibbia. Dal 2003 si interessa concretamente della situazione politica e sociale dell’Africa dell’ovest ed in particolare della Sierra Leone, e realizza un reportage con il quale vince il premio Reginald Salisbury Photographic Award (University of Wales, Newport), il Primo Premio Studenti del prestigioso Observer Hodge Award (indetto dal settimanale The Observer) ed è stato “commended” allo Ian Parry Scholarship (indetto dal Sunday Times con il patrocinio di Don McCullin). É stato inoltre selezionato dall’University of Wales, Newport per rappresentare il Regno Unito al World Press Photo workshop per giovani fotografi, i cui lavori sono stati pubblicati in un libro dal titolo “Migration” ed esposti ad Amsterdam in una omonima mostra nell’ambito del World Press Photo Exhibition. Ha inoltre esposto i suoi lavori a Roma (Brancaleone ed Enzimi 2001), a Londra (The Guardian Newsroom, Tom Blau Gallery – Sunday Times) e a Parigi (Bar Florèal Gallery).

Altri libri dello stesso autore

Torna in cima