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Ancora Afrika

INTRODUZIONE DELL’AUTORE

Eccomi qui di nuovo!

È vero mi ero ripromesso di non scrivere più dall’Afrika e sull’Afrika.

Era mio desiderio cambiare genere e scrivere un romanzo, progetto che ho nel cassetto da più di qualche anno.

Ma poi ci sono ricascato. L’idea di raccontare e condividere con voi la mia ennesima esperienza di pediatra in un ospedale africano mi ha preso di nuovo la mano.

Eccomi, quindi, alla quarta esperienza letteraria che offro ai miei amici/lettori con la solita speranza di far conoscere un continente troppe volte ignorato e denigrato.

Un paese conosciuto, spesso, attraverso la propaganda e la disinformazione.

L’Afrika, lo dico continuamente, è uno stato dell’anima e, nonostante la sua estrema crudezza, continua a regalare emozioni forti, colorate, ricche di armonie e di sapori buoni a chi sappia farsi avvolgere, senza pregiudizi, da tanta ricchezza.

Bene, quindi, di nuovo Afrika e in particolare Etiopia perché “Medici con l’Africa-CUAMM”, l’ong con la quale mi onoro di collaborare da circa dieci anni, mi ha voluto in veste di pediatra, per due volte consecutive, a Wolisso, piccola cittadina a un centinaio di chilometri a sud-ovest della capitale Addis Abeba.

Oltre l’Afrika però molti dei miei “scorci” raccolti in questo lavoro sono stati composti in Italia, nel bel paese, durante la pandemia, giunta ormai al suo terzo anno e nel bel mezzo della dissennata e disumana guerra in Ucraina, il cui termine ed esito finale restano ancora assai incerti.

Anche in tal caso ho voluto raccontare la vita come l’ho vissuta nel mio quartiere romano, dove vivo e svolgo l’attività di medico di famiglia, durante questo folle periodo che, tra Covid e guerra, sembra aver scomposto definitivamente i già fragili equilibri preesistenti.

L’arco di tempo in cui ho raccolto questi pezzi abbraccia poco più di due anni esatti, dal settembre 2020 al novembre 2022.

Coloro che fossero interessati unicamente alla mia esperienza africana potranno saltare a piè pari e andare nelle due sessioni (pagina 77 e pagina 211) dedicate alle mie recenti esperienze in terra etiope.

Prima di concludere la mia prefazione desidero ringraziare il mio editore e amico Roberto Boiardi che, col medesimo entusiasmo di sempre, continua a incoraggiarmi nella scrittura e nella pubblicazione di questi miei diari “italo-africani”.

Un secondo ringraziamento va a mia nipote Federica che, come da tradizione oramai consolidata, ha curato, ancora una volta, la copertina di questo mio ultimo lavoro.

E adesso… buona lettura a tutti.

20,00

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Autore

  • Vito Sgro

    Vito Sgro nasce il 2 aprile 1958 a Roma, dove ha studiato medicina e chirurgia presso l’Università “La Sapienza” per poi specializzarsi in Pediatria.
    Lavora da oltre trent’anni come Medico di Famiglia e Pediatra a “Casalpalocco”, quartiere di Roma.
    Figlio d’arte (anche il papà Salvatore svolgeva la sua stessa attività) ha presto avvertito la necessità di mettersi alla prova in contesti differenti, realizzando così un suo vecchio sogno giovanile ed ha quindi iniziato all’età di trent’anni a viaggiare in Africa e a lavorare come medico, pediatra ed ecografista con diverse ONG: I Padri del Preziosissimo Sangue (in Tanzania), Emergency (in Repubblica Centro Africana e Sierra Leone), Medici con l’Africa-CUAMM (in Uganda, Sierra Leone e Sud Sudan).
    Ha due figli di cui è perdutamente innamorato.
    Ama scrivere ma la sua vena riesce ad esprimerla solo… in Africa, dove amerebbe, assai vecchio, concludere la sua attività e la sua vita.

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