I PREGIUDIZI DI UNA RAGAZZA – Romanzo tra fantasia e realtà
Quando Emanuele Palmieri, alla sua seconda esperienza editoriale, ha finito di scrivere questo suo romanzo lo aveva intitolato “La favola d’amore di un detenuto”, in esso compensandosi i tre punti di riferimento della storia: la favola, l’amore, il suo status civile. Poi ha deciso di focalizzare nel titolo quello che ha ritenuto, forse tuttora – almeno al momento della prima edizione del libro – ritiene essere il nocciolo di tutta la vicenda, il pregiudizio, cioè, di una ragazza (se ne potrebbe intravvedere anche il pregiudizio della società) nei confronti di chi, pur essendosi reso responsabile di reati contro la persona, ha pagato fino all’ultimo il suo debito con la società. E intende sentirsi, ed essere considerato, libero: libero a tutti gli effetti.
Ma il romanzo racconta più che le angosce di un detenuto, quelle di un ragazzo che si è illuso, nella realtà e nella finzione, di avere ricambiato l’amore che ha provato, e tuttora prova, per una ragazza conosciuta per caso, tramite la corrispondenza di un settimanale, e che solo per caso lo ha amato. Come osserva lo stesso autore nella prefazione, si tratta di un romanzo sospeso tra realtà e fantasia: luoghi, persone, eventi sono in parte veri (lei e io siamo esistiti veramente, proclama con enfasi Emanuele), in parte mutuati dai sogni che lo stesso autore vorrebbe ardentemente si trasformassero in realtà. Come potrebbe anche essere: se i sogni, come recitava una canzoncina di Cenerentola, con desideri… La protagonista vive in un piccolo paese della provincia di Cosenza.
15,00€