IL CASO MIA MARTINI
Non era davvero impresa agevole quella di cimentarsi nella ricostruzione e nella rielaborazione in chiave letteraria di una vicenda umana ed artistica così peculiare per copiosità ed intensità di atmosfere, sentimenti e testimonianze toccanti di sofferenze patite nello spirito e nella carne dalla sua protagonista.
Ma l’autore ha saputo venirne a capo in modo lusinghiero, dipanandone la densa materia in una esposizione tessuta con indubbia maestria, affidandosi ad uno stile agile pur nella meticolosa e puntuale registrazione di una così fitta congerie di accadimenti. La lettura ne risulta pertanto veramente appassionante, anche per la costante tensione narrativa che restituisce, con piena aderenza alla realtà, una parabola esistenziale ripetutamente contrassegnata da momenti forti, e spesso laceranti, nella loro tragica portata ed incidenza sulla fragile, indifesa personalità dell’artista. Le alterne vicende della carriera della cantante: dalla precoce vocazione infantile alle stagioni del duro tirocinio, avaro di soddisfazioni e talora svilito in esibizioni marginali e periferiche; dalla scoperta del suo singolare talento di interprete, in possesso di sorprendenti mezzi vocali, alla esplosiva affermazione pubblica al cospetto di una platea sempre più vasta e fedele a livello nazionale e internazionale; dalle prime e nel tempo ricorrenti battute d’arresto sino alla cupa fase dell’oblio ed alla successiva resurrezione e riconquista della scena, sono scandite in una rappresentazione pienamente efficace.
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