TOLLERANZA – Tra Religione e civiltà nel mondo cristiano, ebraico e islamico
Questo lavoro nasce dalle emozioni suscitate dagli accadimenti dell’11 settembre a New York. L’autore ha voluto tuffarsi in una ricerca storica, per tentare di capire quale ruolo abbiano giocato le religioni monoteistiche sul versante politico e sul concetto di Tolleranza. Partendo dall’iniziale supposizione di un’incidenza determinante dei fondamentalismi, via via che la ricerca entra nelle radici storiche, risulta sempre più mitigato l’aspetto religioso mentre prende corpo la volontà degli uomini di piegare tale aspetto a favore di scopi niente affatto spiritualistici.
È per questa ragione che vedremo un cristianesimo irrigidirsi man mano che (a partire da Sant’Agostino, per passare attraverso l’umanesimo ed il rinascimento) s’intrecciava con il potere politico per poi iniziare, dopo la Riforma, un cammino che lo avrebbe condotto fino ai giorni nostri, del tutto rinnovato e distante da quelle forti e dolorose intolleranze. Viceversa, l’Islam sembra percorrere una via del tutto inversa; ad una relativa Tolleranza, o quantomeno maggiore Tolleranza rispetto al Cristianesimo del tempo, tanto da suscitare un esodo al contrario sfociato nel fenomeno dei “rinnegati”, sembra vivere oggi un’epoca di rinnovati fondamentalismi. Percorrere quelle vicende costringe il lettore alla riflessione profonda sul valore materiale delle Religioni e sull’incidenza di sovrastrutture, tendenti a deviarne lo spiritualismo verso interessi materiali spesso anche malcelati. Il libro si suddivide in tre parti; la prima si sofferma sul Cristianesimo e le travagliate vicende che ne hanno minato l’unicità; percorrendo la storia delle guerre di Religione l’autore segue un filo rosso che conduce all’affermazione di un laicismo peraltro ben chiaro ai primi cristiani ed a Gesù, che si sostanzia nella frase: “Dai a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”. Il dibattito scaturito dalla Riforma fornisce lo spaccato di un pensiero più che fecondo per il superamento delle intolleranze verso le minoranze; infatti i riformati da “intollerati” assumeranno loro stessi un atteggiamento intollerante, man mano che la loro fede si istituzionalizza. Così dicasi per le vicende riguardanti la Rivoluzione Inglese che, nell’alternanza del potere, offre un trampolino di lancio per l’acquisizione di libertà civili fino ad allora precluse.
20,00€