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DEMOSFERA VS DEMOPIRAMIDE – Stato sferico vs stato a piramide

In questo saggio a più mani, curato dal giudice drammaturgo Gennaro Francione con gl’interventi di Angelo Greco, Athos Gualazzi, Michele Morini, Giacinto e Riccardo Sabellotti si descrive il fallimento delle democrazie occidentali in cui le forze politiche, sfociando nei partiti, hanno generato il falso mito della rappresentanza salvifica.
Si è verificato al contrario l’avvento di oligarchie dove il potere dei Parlamenti e dei Governi si è concentrato in mano a pochi, spesso alieni dal realizzare il mandato elettorale in nome del popolo, per realizzare, invece, solo gli interessi propri e di lobby occulte volte al dominio del mondo. In questo vademecum si indicano le vie del Settimo potere, il Cyberspazio, per creare un popolo capace di gestire giorno dopo giorno, direttamente con un clic, la vita politica della nazione grazie alla democrazia liquida di Internet.

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Autore

  • Gennaro Francione

    Gennaro Francione è nato a Torre del Greco (NA) e vive a Roma dove in pensione come magistrato, col grado di Consigliere di Corte di Cassazione,  oggi svolge attività di artista e animatore socio-culturale.

    Soprattutto è drammaturgo, continuando la tradizione di Ugo Betti (anch’egli giudice), di cui è definito dal Centro Ugo Betti  il “naturale erede”. Ha rappresentato in Italia e all’estero  sue opere teatrali, vincendo numerosi premi. Fondatore dell’EUGIUS (Unione Europea dei Giudici Scrittori), di cui è Presidente, ha ideato il Movimento Utopista-Antiarte 2000, basato sulla Fratellanza del Libero Spirito Artistico.   Gli è stato assegnato il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per gli anni 1995-1997-2003-2005.

    Francione ritiene che il teatro rappresenti la rivoluzione delle coscienze. Va portato ai giovani, agli emarginati, ai devianti, ai carcerati per dar loro con l’emozione (e non solo con la parola spesso vuota e non comunicante) la speranza di una vita nuova. “La Bellezza salverà il mondo” grida nella sua opera La cella di Alessio Dostoevsckij, socialista condannato alla Siberia e redento dal carcere del mondo attraverso l’arte

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