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Pandemia, Ucraina e il ritorno alle origini

Un avvocato italiano, sua moglie e due figli adottati in Ucraina, con la cui gente vi è un legame indissolubile che induce la figlia a ricercare le proprie origini in un padre misterioso, assecondata dai propri genitori adottivi e dal fratello, a sua volta adottato.

Proprio tale ricerca porterà ad un intreccio tra vicende personali e un più ampio spettro di situazioni imprevedibili e impreviste, dense di pathos, in un crescendo da thriller a spy story fino alla misteriosa pandemia che appare essere un autentico atto di guerra batteriologica che l’avvocato con l’aiuto di un ufficiale dei carabinieri tenta disperatamente di scongiurare.

Il lettore e la lettrice verranno portati per mano lungo il percorso del racconto da un colpo di scena all’altro, così da essere trascinati in un progredire turbinoso di sviluppi tali da indurre ad una lettura intensa senza possibilità di interruzione, per il desiderio di seguire una trama che assorbe e incuriosisce attenzione e intelligenza di chi vi si immerge.

A tratti profetico con riguardo alle vicende belliche che stanno insanguinando, al momento della stesura di queste righe di presentazione nonché del romanzo stesso, il Paese delle origini dei figli adottivi del protagonista, il racconto si chiude con una postfazione che è una riflessione amara sulla realtà rispetto alla quale il racconto stesso è una sorta di metaverso e al contempo di avatar.

In ogni caso, qualsiasi riferimento a fatti accaduti o a persone esistenti è puramente casuale e fantasioso e se vi fosse riconducibilità trattasi di mera casualità o fantasiosità.

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Autore

  • Enrico Modesto Cerea

    Enrico Modesto Cerea nasce il 3 aprile 1963 a Pozzuolo Martesana, nella provincia milanese di Nord est, dove vive stabilmente con la sua famiglia.

    Sposato con Ilaria Speranza dal 1995 e padre di due figli adottivi, di origini ucraine, rese cronaca quotidiana dalla guerra causata dalla Francesco, come viene evidenziato nel racconto/romanzo “Pandemia, guerra e origini perdute”.

    Esercita la professione di avvocato dal 1992, ora quale contitolare di uno Studio associato basato nella provincia di Milano, sede anche di scambi culturali professionali con giovani colleghi di provenienza dai Paesi dell’Unione europea nell’ambito dei progetti European Young Entrepreneurs, coordinato dall’Ordine degli Avvocati di Milano.

    Ha pubblicato due testi su temi giuridici specialistici per Giuffré Editore.

    Nel 2019 partecipa al Concorso per Avvocati scrittori della Lombardia, indetto dall’Ordine degli Avvocati di Milano, venendo selezionato tra i nove finalisti con il racconto “La Grande Casa dalla quale i bambini vogliono fuggire”, dove narra la esperienza dell’adozione

    Nel 2021 partecipa al Premio letterario “Toga D’Onore”, presieduto dall’Avvocato Mauro Vaglio col patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, con il romanzo “Pandemia, guerra e origini perdute”, pubblicato dai tipi di Herald Editore.

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