STORIE SEMISERIE DELL’ITALIA SOMMERSA
Drammaturghi e scrittori hanno spesso rappresentato, con tratti, talvolta, di pungente satira, i dissidi tra popolo ed èlite.
Aristofane, che odiava i demagoghi, nella sua opera “I Cavalieri” ci rappresenta un servitore che cosi sprona un salsicciaio ad impegnarsi nell’attività politica “Conquista il popolo con gustosi manicaretti di parole, tutti gli altri requisiti del demagogo già li possiedi: una voce ripugnante, origini umili, volgarità. Hai tutto quello che ti serve per fare politica”.
Nell’Enrico VI ,William Shekspeare si diletta nel rappresentare il popolano Jack Cade guidare una folla inferocita con al suo fianco Dick il macellaio e Smith il tessitore e lanciare la sua invettiva verso chi è istruito, accusato di “saper scrivere leggere e far di conto” e soprattutto, cogliendo lo spirito ostile di uno dei suoi sodali, che in quel frangente proclama: “The first thing we do, let’s kill all the lawyers!”, contro gli avvocati.
A quei tempi erano proprio i giuristi-avvocati i prototipi del tecnocrate al potere.
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